Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
Quality Analyst;
Lektor włoskiego;
Blo...

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

http://www.repubblica.it/economia/2010/09/29/news/ness...


Cosa ne pensate? :)
Maciej Krzysztoszek

Maciej Krzysztoszek Media i komunikacja
społeczna

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

Ciao Flavio!
Grazie per l'articolo, e' molto interessante!
Sceondo me e' un fenomeno non solo in Italia, ma anche in altri paesi. Per esempio presta l'attenzione alla Polonia: dopo l'adesione all'Unione europea avevamo lo stesso problema. Ma in molti casi dopo alcuni anni i polacci tornano a casa sua in Polonia con la conoscenza delle lingue straniere ed una esperienza. Forse gli italiani torneranno anche? Sono d'accordo che la situazione economica in Italia e' difficile, ma non sara' sempre cosi :)
Francesco Acquasanta

Francesco Acquasanta Konsultant / tlumacz
na j. włoski / p. r.
/ technik budow...

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

Qual'e' la tua opinione Flavio, visto che la cosa ti riguarda direttamente? Probabilmente non sei iscritto all'AIRE (non ne vale la pena, ci sono solo problemi poi, in Italia. Si diventa apolidi). Pensi di scrivere a quelli di Repubblica? Io ho provato varie volte a informare il Consolato o i vari candidati al Parlamento Europeo delle situazioni e dei perche'.. Inutile aggiungere quale sia stato l'esito. Uno dei parlamentari e'stato arrestato se non erro (quello che diceva di risiedere in Belgio, senza esserci mai stato). Cmq, si va all'estero per vari motivi e poi si torna o si resta a seconda delle situazioni/occasioni.
Riguardo a quanto detto da Maciej, ritengo che gli emigranti non imparano di certo la lingua in modo sufficiente per poterla poi utilizzare in Patria quando rientrano. Le esperienze sono limitate e insufficienti.
Alina P.

Alina P. La vera felicita e
la pace con se
stessi.

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

La fuga degli Italiani dal proprio paese non è proprio un fenomeno nuovo. Secondo la "Britannica" tra 1876 e 1970 Italiani che hanno lasciato la patria sono stati 25 milioni! Certo, non saranno stati tutti laureati... In questo caso la questione è diversa. Ci vorrebbe più meritocrazia e meno raccomandazioni. Chi ha voglia può leggere l'articolo di Sergio Nava, un giovane giornalista milanese, l'autore del libro "Fuga dei talenti", che secondo me ha colto nel segno. Ecco il link: http://fugadeitalenti.wordpress.com/2010/03/17/cervell....
Intanto, le imprese cinesi in Italia sono cresciute del 293% negli ultimi 9 anni...e in provincia di Milano un cinese su 7 lavora (con successo) come imprenditore contro un Italiano su 44. Non sarà mica perché siamo diventati tutti laureati e comodi, ci piace lavorare poco e guadagnare molto? Esatto contrario dei cinesi..
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

mi sono ritrovato italiano all'estero per un insieme di ragioni, obbligato un po' dalla vita, l'articolo e le storie di Repubblica sono pero' esemplari di questa Italia che soffre di questo tempo segnato da una classe dirigente nella quale fatica sempre di piu' a riconoscersi, molti di loro si alzano e cominciano altrove altri invece soffrono in silenzio perche' c'e' sempre un affitto da pagare, la famiglia...e il quotidiano diventa il limite delle nostre vite.
Trovo bellissima la frase dall'articolo segnalato da Alina:

"emigrazione come modo per “sentirsi vivi”, per uscire da questa melma che sta arrivando pian piano a soffocarci tutti."

in fondo esprime bene cosa ci spinge a metterci in gioco.

Beh...per quanto riguarda il modello imprenditoriale cinese, non dimentichiamo che alcuni di loro, anche a Milano, realizzano commesse lavorando magari da un sottoscala di via Sarpi dove decine di cinesi, senza diritti, orari, permessi di soggiorno lavorano come schiavi, mi dispiace ma non credo sia questo il modello da prendere ad esempio.
Alina P.

Alina P. La vera felicita e
la pace con se
stessi.

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

Si Gaetano, hai perfettamente ragione per quanto riguarda i cinesi senza diritti, senza orari, schiavizzati volontariamente (non soltanto i dipendenti ma anche gli imprenditori stessi) in qualche capannone della periferia....Non è sicuramente questa la strada da percorrere. E' bello anche godersi la vita e il profitto non è tutto. Tuttavia, questa concorrenza sleale toglie la linfa vitale allo stile di vita italiano tanto apprezzato dai longevi giapponesi e non soltanto. Le aziende italiane chiudono e al loro posto aprono quelle cinesi... Dove andrà a lavorare un Italiano, visto che i Cinesi assumono raramente un non-cinese? ALL'ESTERO, AHIME'! Quindi, l'esodo potrebbe toccare non soltanto i talenti ma anche i semplici operai come in passato è stato verso l'America...
Pertanto, credo che dovremo accontentarci di profitti più bassi, lavorare un po' di più, abbassare le imposte a volte assurde, agevolare le imprese locali, i giovani, le nuove idee, puntare sulla qualità ed essere più severi con i Cinesi che non rispettano le regole.
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

Alina P.:
Si Gaetano, hai perfettamente ragione per quanto riguarda i cinesi senza diritti, senza orari, schiavizzati volontariamente (non soltanto i dipendenti ma anche gli imprenditori stessi) in qualche capannone della periferia....Non è sicuramente questa la strada da percorrere. E' bello anche godersi la vita e il profitto non è tutto. Tuttavia, questa concorrenza sleale toglie la linfa vitale allo stile di vita italiano tanto apprezzato dai longevi giapponesi e non soltanto. Le aziende italiane chiudono e al loro posto aprono quelle cinesi... Dove andrà a lavorare un Italiano, visto che i Cinesi assumono raramente un non-cinese? ALL'ESTERO, AHIME'! Quindi, l'esodo potrebbe toccare non soltanto i talenti ma anche i semplici operai come in passato è stato verso l'America...
Pertanto, credo che dovremo accontentarci di profitti più bassi, lavorare un po' di più, abbassare le imposte a volte assurde, agevolare le imprese locali, i giovani, le nuove idee, puntare sulla qualità ed essere più severi con i Cinesi che non rispettano le regole.

penso a quanto detto da Tiziano Terzani in merito ai cinesi e al loro essere un "virus" nel commercio in grado di infiltrarsi ovunque in Asia..beh questo in fondo e' l'essenza del capitalismo, gia' dal dopoguerra per es. a Messina il tessuto sintetico di provenienza americana prendeva il posto delle lavorazioni della seta o le essenze agrumarie sostituite da quelle artificiali, quindi il sistema industriale cinese affronta il mercato con le sue possibilita' e divora quanto sta attorno.
L'italia come sistema economico deve affrontare la disoccupazione giovanile, intorno al 25%, e innovare di piu', i giovani sono una risorsa dimenticata nel nostro paese ma sono i soli in grado di dare una spinta al cambiamento, anche se a mio parere la guerra con la Cina e' gia' persa, forse la sola Germania al momento e' in grado di sostenere l'Europa sotto questo aspetto.
Il dumping purtroppo e' una strategia a breve termine, e condivido quanto hai detto, i cinesi non assumono italiani, comprano il nostro know-how per rivenderlo altrove..tragico!
Enzo Lauria

Enzo Lauria ................

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

Ciao a tutti, sono nuovo del sito, ho visto che ci sono un pó di italiani e anche polacchi che parlano italiano, volevo chiedevi se lavorate in polonia e se avete qualche dritta da darmi, voglio trasfermi nella zona di krakow e non só come sono gli stipendi in polonia e quali opportunitá ci sono. grazie a tutti in anticipo.
Andrea Tacchi

Andrea Tacchi specialist tax and
finance

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

Chissà perchè se ti candidi ad una offerta di lavoro in Polonia (con un discreto CV, s'intende) o in altre nazioni europee, ti prendono almeno in considerazione, mentre in Italia nessuno si fa mai sentire...
Penso che il ruolo delle agenzie di lavoro in Italia sia abbastanza "superfluo" (senza offesa per chi lavora nel settore)...
Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
Quality Analyst;
Lektor włoskiego;
Blo...

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

Sono contento che l'argomento sia interessante per tante persone :)
Rispondo ai vari interventi a chi ha chiesto la mia opinione, ma premetto che sono praticamente d'accordo con tutti :)
- Il cosiddetto "effetto boomerang" che vede le persone andare all'estero e poi tendere a tornare nel proprio Paese credo che sia comune un po' a tutti. Del resto, c'è sempre il fattore istinto che ci lega, per un fattore o per un altro, alla propria terra. Può essere la famiglia, o il clima, o lo stile di vita, o gli amici, o il cibo, e chi più ne ha più ne metta. Ma alla fine molto dipende dalla condizione di vita in cui ci si trova.

- Da questo primo punto, si può vedere che mi trovo piuttosto d'accordo con Francesco...
Tutto è relativo.
Non sono iscritto all'AIRE, come la stramaggioranza degli italiani all'Estero, anzi, non si sa neanche della sua esistenza. Nella situazione attuale mi trovo benissimo e non ho bisogno al momento di altro, quindi, sebbene non abbia approfondito il ruolo di questa associazione, non sento la necessità di farlo.

- Purtroppo c'è ancora questa differenza tra Europa Orientale e Occidentale, in cui tendenzialmente è più difficile per un orientale altamente qualificato trovare lavoro all'estero di quanto non lo sia per un occidentale trovarlo a Est della Germania. Lo dico per una serie di esperienze dirette con cui sono entrato in contatto e pesandole tra di loro.

- Come dice ALina, l'emigrazione dall'Italia non è fenomeno nuovo, ma appunto, 70 anni fa lo si faceva per fame, e ora lo si fa per sfruttare meglio le proprie doti, acquisite durante gli studi e non solo.
Facendo una generalizzazione approssimativa, possiamo dire che si va da un eccesso all'altro, dalla voglia di lavorare poco degli italiani (ma non tutti) a quella di lavorare troppo (però obbligati) dei cinesi (e guadagnare poco, che è una precisazione non di poco conto, perchè è da qui che nasce la famosa "concorrenza sleale" dei cinesi).
Concordo sull'ultimo intervento di Alina. In certe situazioni così complesse la soluzione è sempre quella di trovare una specie di via di mezzo. Ma c'è anche da dire che non è sempre semplice, perchè una persona che studia per fare un certo tipo di lavoro e non ha la possibilità di farlo, perde le motivazioni. E da lì a fare l'operaio, il muratore o il pizzaiolo non è particolarmente gratificante.

- Rispondendo ad Andrea, a cui gli dò il benvenuto, ripeto solo il primo concetto, e cioè che c'è ancora una differenza, probabilmente dettata dal pregiudizio, tra Europa Orientale e Occidentale. In italia non sono interessati ad assumere personale qualificato dell'Europa dell'Est in quanto si ritengono inferiori i loro studi e la loro formazione professionale. L'opposto si verifica in Oriente per un Occidentale. Ci sono più possibilità, e a volte il Curriculum non è un deterrente, ma solo un fattore integrante. Ovviamente è una generalizzazione. Lo preciso per evitare obiezioni come di solito.
Sulle agenzie di lavoro italiane, non sarei così categorico come Andrea. Loro lavorano in base alle commesse che gli vengono date, e vista la situazione che c'è in Italia, le conseguenze sono quelle che sono.

Chiudo seguendo la citazione di Gaetano e astraendo un attimo dall'argomento "fuga di talenti" con un pensiero a mio giudizio fantastico di una grandissimo uomo, Tiziano Terzani.
Terzani era (per me, "è") colui che più di qualunque politica e di qualunque religione, professava il ruolo dell'uomo come fine e non come mezzo. Applicava davvero il pensiero della ricerca del benessere e della felicità, e anzi, precisava che lo scopo dell'uomo non è quello di essere "felice", ma quello di essere "contento". L'uomo deve sapersi "accontentare", e solo così può dirsi felice.
Per fare questo, è necessario un cambio radicale dell'economia e del lavoro, perchè con la filosofia attuale non si arriverà mai alla contentezza, ma sempre allo stress.
"L'economia di oggi è fatta per costringere la gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose perlopiù inutili che altri lavorano a ritmi spaventosi per poter comprare".
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: Gli Italiani scappano dall'Italia

Flavio D'Amato:
Chiudo seguendo la citazione di Gaetano e astraendo un attimo dall'argomento "fuga di talenti" con un pensiero a mio giudizio fantastico di una grandissimo uomo, Tiziano Terzani.

piccola nota curiosa a proposito di Terzani, in fondo anche lui e' scappato dall'Italia..l'occasione di diventare un corrispondente dall'Asia gli venne offerta da "Der Spiegel" e da quel momento e' cominciata la carriera di questo immenso giornalista/uomo di cultura.

Następna dyskusja:

Gli scioglilingua




Wyślij zaproszenie do