Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
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Temat: Podróże wirtualne/ n.6 - ALBEROBELLO

Dopo aver visto la provincia di Lecce, facciamo un salto nella provincia di Bari, e in particolare nella parte meridionale, dove le colline delle Murge si abbassano e si aprono nella bella Valle d’Itria. Qui ci sono alcuni paesi ricchissimi di fascino, e il primo è senza dubbio Alberobello, di 11.000 abitanti.
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Alberobello non ha una lunga storia, perché il centro urbano è nato solo tra il XV e il XVI secolo. La grande quantità di roccia calcarea e la proibizione di usare la malta (malta = zaprawa) ha costretto gli abitanti della zona a costruire case primitive, i famosissimi trulli, di cui parleremo tra poco.
La storia è molto interessante e curiosa: il conte Giangirolamo II aveva proibito di usare la malta per evitare di pagare al Regno di Napoli le tasse relative ai centri abitati. Dopo alcuni anni, si era saputo di un’ispezione, e così il conte ordinò ai residenti di smontare le case e vivere altrove per alcune settimane. Tutti i trulli vennero smontati in una sola notte, e gli ispettori non trovarono nessuno: solo tante pietre sparse.

I TRULLI sono considerati dal 1996 patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO

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Siccome le persone non potevano usare la malta, ritenevano che la struttura architettonica più solida era la cupola a forma di cono costruita da cerchi di pietre messe una sull’altra.

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Queste cupole sono decorate in cima con dei pinnacoli (pinnacolo = pinakiel) e sul tetto sono spesso dipinti dei simboli, con significato religioso o magico.

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I trulli più caratteristici da vedere sono sicuramente: la costruzione dei trulli siamesi. In origine era un unico grande trullo abitato da due fratelli, ma entrambi erano innamorati della stessa donna, e dopo un grave litigio, decisero di dividere in due il trullo.

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Il trullo sovrano, il trullo storicamente più grande. Costruito nel XVIII secolo, è l’unico trullo a due piani, e con un’architettura molto complessa, formato da una grande cupola centrale e altri 11 piccoli coni. Sul retro c’è anche un grazioso giardino.

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La Chiesa di Sant’Antonio, edificio costruito intorno al 1927 con in cima una cupola che riproduce esattamente la struttura degli autentici trulli

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Attualmente sono pochissime (forse nessuno) le persone che abitano nei trulli. Molti trulli sono in realtà sede di piccoli negozi di oggettistica o di cibi tipici del luogo. Ma è interessante come molti trulli sono affittati dai turisti durante l’estate. Camminare tra i vicoletti del centro di Alberobello dà una sensazione di surreale, e il panorama che si può ammirare è qualcosa di unico

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Per approfondire la conoscenza di Alberobello http://it.wikipedia.org/wiki/Alberobello

http://www.tuttoalberobello.it/ (tez po angielsku)
http://www.trulliland.com/ (tez po angielsku)
http://www.alberobellonline.it/
http://www.alberobello.net/